Il progetto rispetta le tracce originali dell’elegante complesso signorile del 1730 e mira a rinnovarne il valore storico attraverso un riutilizzo strutturale e l’aggiunta di elementi architettonici ibridi, sulla soglia tra arte e natura. La riqualificazione come hotel dell’arte e centro performativo prevede un programma specifico con funzioni tradizionali distribuite tra Villa Altissimo, le cantine e il cottage del XX secolo; accompagnate da visioni originali e stravaganti degli spazi stessi. Un insieme di percorsi che si intrecciano in un vero e proprio parco d’arte: nicchie, punti panoramici, lussuose suite, atelier per artisti, un’area benessere, e un salone dedicato alla letteratura e alla convivialità.

Le “cabine Cocoon per artisti” e la “galleria espositiva Cocoon” sono concepite come installazioni abitabili e sono costituite da materiali sostenibili e riciclabili (layer esterno – cornici in legno – tessuto interno). Questa struttura a strati garantisce il comfort climatico interno creando un’atmosfera accogliente e ovattata risultando allo stesso tempo permeabile ai suoni provenienti dal bosco circostante. La sottile pelle esterna traslucida filtra la luce naturale proiettando le ombre degli alberi sul proprio drappo interno. L’ospite della Cocoon Gallery non è più uno sconosciuto che osserva un’opera d’arte, ma può sperimentare l’opera stessa in un puro stato emotivo. Il visitatore, dopo il suo viaggio in otium presso Hill of the Arts, può addormentarsi in una cabina Cocoon.

Questo tipo di spazio rappresenta quel prezioso coinvolgimento senza tempo tra arte-uomo-natura, che in senso metaforico è proprio come un bozzolo: un involucro delicato e avvolgente che invita a rimanere per evolvere.